Cos’è l’idroponica: significato ed etimologia

Il termine "piante idroponiche" non si riferisce a una specifica famiglia di specie vegetali coltivabili facilmente in acqua o predisposte per tale coltivazione. Piuttosto, si indica con esso piante coltivate attraverso sistemi idroponici. In generale, tutte le piante possono essere coltivate utilizzando questo metodo, senza che vi siano specie particolari adatte all'idroponica. Quando si discute di colture idroponiche e dei loro prodotti, la domanda comune riguarda il sapore della verdura e della frutta ottenute tramite questo metodo.
La risposta dipende dalla qualità delle sostanze nutritive impiegate dall'agricoltore per alimentare le piante. Il gusto finale dei frutti è influenzato dalla presenza di specifici composti e dal loro rapporto reciproco. Ad esempio, il sapore dolce dipende dalla concentrazione di zuccheri, mentre gli elementi acidi derivano dalla combinazione di calcio, fosforo e potassio con gli acidi organici. Variare le proporzioni o la composizione della soluzione nutritiva può effettivamente alterare il gusto. Allo stesso modo, la temperatura, l'umidità, il pH della soluzione e persino la luce giocano un ruolo importante.
Pertanto, quando si ottengono frutti insapori dall'agricoltura idroponica, come nel caso dei pomodori olandesi uniformi e perfettamente modellati che si trovano comunemente nei supermercati, la responsabilità ricade sul nutrimento delle piante e non sul sistema idroponico in sé.
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