Cos’è l’idroponica: significato ed etimologia

La salvia è una delle erbe aromatiche più utilizzate in cucina e anche una di quelle più coltivate sui balconi e nei giardini, si tratta di una pianta perenne e sempreverde, di origine mediterranea, rustica e molto semplice da coltivare.
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Salvia |
Vale la pena farla crescere e averla sempre fresca a portata di mano, ha molti utilizzi nelle ricette essendo ottima tanto con la carne che per condire la pasta. Nella sua semplicità è famoso il condimento burro e salvia, buonissimo su gnocchi e ravioli, che esalta le proprietà di quest’erba profumata.
Qui di seguito impareremo a conoscere meglio questa interessante pianta officinale. Vediamo passo a passo come tenere la salvia officinale nell’orto oppure in vaso, usando come sempre soltanto metodi biologici e nessun prodotto chimico di sintesi, che possa esser nocivo per la salute o per l’ambiente.
La pianta di salvia officinalis
La salvia (Salvia Officinalis) è una pianta arbustiva della famiglia delle lamiacee, parente quindi di altre aromatiche importanti quali menta, timo, origano e rosmarino. A parte l’odore è facilmente riconoscibile guardando le foglie, caratterizzate dalla forma ovale allungata e soprattutto dalla leggera peluria che le ricopre, conferendo anche un color verde tendente al bianco grigio.
Si tratta di una specie perenne, che raggiunge in altezza il mezzo metro circa e può poi allargarsi a formare un bel cespuglio sempreverde. A inizio estate emette delle spighe fiorite a pennacchio, i piccoli petali sono di colore viola o lilla.
Esistono una moltitudine di varietà di salvia, con differenti caratteristiche sia estetiche che a livello di aroma, dalla salvia bianca alla stranissima salvia ananas, fino alla salvia gigante dalle foglie particolarmente grandi, ottime da friggere.
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